mercoledì 5 marzo 2025

I CORPI TRASH E BIOCINETICI DI HA SHULT

Ha Shult, artista tedesco concettuale il cui nome completo è Hans-Jürgen Schult è uno tra i primi artisti ambientalisti. Nato nel 1939 a Berlino, e dunque cresciuto in una città popolata di macerie, ha concentrato il suo lavoro su temi legati al vivere negli ambienti urbani. Negli anni sessanta conia parole come Macher, artista che "fa", ovvero che agisce, e nel 1972 partecipa alla 5 Documenta di Kassel con Biokinetick landskape, un collage in cui mostra un tramonto su ua piramide di una discarica. 


Ha Shult, Trash people

Trash people è l'installazione monumentale che lo ha reso più famoso: è costituita da migliaio di forme umanoidi realizzate con materiali di scarto, oggetti riciclati, tra cui ferro, vetro e lattine e pezzi di computer, che installa i luoghi più belli del pianeta. Hanno attraversato il mondo intero, partendo da Xanten (città romana in Germania), sono stati installati nella città più famose (Bruxelles, Roma- Piazza del Popolo, Milano, Colonia, Parigi) e in luoghi remoti come il Circolo Polare Artico, le Piramidi di Giza, il Cervino e le Alpi, la Muraglia cinese. Sono stati definiti “turisti senza passaporto”, in marcia attraverso il globo terrestre, ma forse si può chiamarli semplicemente esercito, che ricorda la legione di terracotta cinese che si trova nel cuore dell'antica Cina, sotto il manto di terra della provincia di Shaanxi. 


 L’Esercito di Terracotta si trova infatti a Xi’an, antica città imperiale, nell’area che si estende ai piedi del grande tumulo di Qin Shi Huangdi, primo imperatore cinese della dinastia Qin a cui si deve la prima unificazione della Cina, disposto all’interno di 3 fosse, costruzioni sotterranee separate da muri in terra battuta. 

Ha Shult, Venezia vive, 1976

 Per uno dei suoi suo primi lavori, Venezia vive (1976),  Ha Shult ha usato vecchi fogli del New York Times e con cui ha ricoperto interamente Piazza San Marco a Venezia. Poi  ha ripreso questo lavoro nel 1983 a New York, a Washington Strret, di fronte alle Twin Towers. Scrive Klaus Honnef, 1989, sul sito dell’artista: "Egli non solo mobilita gli altri sensi umani,( oltre alla vista n.d.r.) ma li usa come canali, per così dire, attraverso i quali può influenzare direttamente ogni persona, portandola a esaminare o forse a correggere i propri punti di vista intellettuali e spirituali. Sebbene abbia immortalato le sue “strutture biocinetiche” in vetrine di ammaliante bellezza, definite da Eberhard Roters la sintesi dei suoi metodi di lavoro - “il dimostrativo e il meditativo” -, le sue azioni artistiche hanno quasi sempre fatto appello a tutti i sensi umani.

Si veda a questo proposito il suo sito, nel link BIOKINETICK, diversi esempi di "Situazioni Biocinetiche". 


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