LE PROCESSIONI SULL’ACQUA DI CHRISTO E JEAN-CLAUDE
Christo e Jean-Claude sono stati una coppia nella vita e nell'arte, che ha attraversato la seconda metà del '900 e le prime due decadi del 2000. Il primo, artista bulgaro scomparso nel 2020 lavorò, fino alla morte della moglie avvenuta nel 2009. Tutto il loro lavoro è ben documentato nel loro sito.
Christo, morto il 31 di maggio, è l'autore di The Floating Piers, (I Pontili flottanti), una lunga striscia gialla percorribile sul Lago di Iseo, e che va dalla terraferma di Sulzano all ‘isola Monte Isola e a quella di San Paolo.
Si tratta di un percorso di 3 chilometri realizzato mediante la giustapposizione di pontili di polietilene stampati galleggianti ricoperti di tessuto giallo.
Progettato nel 2014 e realizzato nel 2015.
https://www.facebook.com/artribune/videos/481640409311172/?v=481640409311172
Progettato nel 2014 e realizzato nel 2015.
https://www.facebook.com/artribune/videos/481640409311172/?v=481640409311172
Il lavoro di Christo, sempre concepito attraverso l'invenzione e realizzazione di disegni e bozzetti, è di grandezza monumentale, così come lo sono i suoi impacchettamenti. Il cammino sull'acqua è per l'artista una sfida, un lavoro che si oppone alle regole della visione, alle regole imposte dall'anatomia umana, facendo dell'arte uno strumento che apre a nuove libertà che sembrano impossibili. Se l'occhio serve per vedere, l'artista copre con un velo ciò che si vede, se l'acqua impedisce di raggiungere un'isola, l'artista consente di camminare sull'acqua per raggiungerla. In qualche modo i suoi interventi oltraggiano la bellezza del paesaggio, lo negano con installazioni temporanee che disegnano nuovi percorsi.
LE SCULTURE DI CARL ANDRE FATTE PER CAMMINARE
Scrive Lucy Lippard, l'autrice del testo seminale Six Years, The Dematerialization of the Art Object from 1966 to 1972, (linkato qui in pdf) a proposito del lavoro di Carl Andre: “Di una strada non abbiamo affatto un solo punto di vista, salvo che un punto di vista in movimento quando ci muoviamo su di essa .(..). E dunque anche la scultura risponde al camminare dello spettatore.
Si vedano qui tre opere che testimoniano il lavoro di Carl Andre:
Lever ( Leva) 1966.
Secant, (Secante),1977
(installata sul terreno del Nassau County Art Museum nel 1977)
Joint 1968
(installata in un prato al Vermont's Windham College nel1968, percorso di legno dipinto in colori pastell e appoggiato sopra a un binario del treno in disuso.
CAMMINARE, IL MEDIUM DI RICHARD LONG
Così scrive Rebecca Solnit a proposito di Richard Long, artista visivo britannico, nel 1967 che realizza A line Made by Walking
A line Made by Walking, 1968
Con disegni, fotografie, piantine, con linee, bastoni, labirinti, le sue opere somigliano a resoconti di viaggio che chiedono a chi guarda di seguire con l'immaginazione i suoi percorsi. Rendiconta con didascalie il percorso, il tempo, il luogo, giocando con le correlazioni tra spazio e tempo, e viaggiando nel tempo remoto in spazi nei quali non ci sono altri segni dell'intervento umano, se non preistorici, come nel caso della Silbury Walk.
A line the Leght of a Stright from the Bottom to the Top of Silbury Hill, 1970
Una linea della lunghezza di una camminata diritta dalla base alla cima di Silbury Hill, un antico tumulo in Inghilterra avente in un tempo remoto una funzione religiosa misteriosa.
Camminando con gli scarponi sporchi di fango, l'artista non in linea retta, ma tracciando una spirale nella galleria: non un semplice resoconto di un viaggio, ma la proposta e il tentativo di un nuovo camminare, con percorsi diversi, anche per l'osservatore.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.