mercoledì 29 marzo 2023

Eduardo Kac e Paul Vanouse: la bioarte mostra i misteri del DNA

GFP Bunny 

EDUARDO KAC,   GFP BUNNY (2000) 

Eduardo Kac, https://www.ekac.org/artista e scrittore brasiliano, pioniere della bioarte, professore di Arte e tecnologia presso il Chicago School Art Institute, indaga le implicazioni filosofiche della comunicazione scientifica, focalizzandosi, attraverso la creazione artistica sulla genetica integrata. Nel 2000 realizza il progetto GFP Bunny, mediante la Green Fluorescent Protein ottenuta dalla medusa Aequorea Victoria: crea, attraverso la biologia molecolare un coniglio fluorescente, ALBA.  L’esperimento si basa tecnicamente sul trasferimento di geni sintetici fluorescenti da una specie a un’altra, creando una forma di comunicazione interspecie tra l’uomo e un mammifero transgenico, in questo caso un coniglio albino che, normalmente è bianco e con occhi rossi, ma, illuminato con luce blu, diventa fluorescente. Non vuole essere un esperimento scientifico, ma piuttosto di un esperienza sociale di comunicazione, in quanto l’artista  “adotta” il coniglio, vivendo con l’animale transgenico, e non utilizzandolo come mera cavia, ma entrando in relazione con la sua esistenza. 

Natural Histiry og Enigma, (2003-2008), schema seconda parte del
procedimento 

EDUARDO KAC,    NATURAL HISTORY OF ENIGMA  https://vimeo.com/318307178  Tra il 2003 e il 2008 Kac crea  una nuova forma di vita ibrida che chiama "Edunia", un fiore geneticamente modificato con il DNA di  Kac e di una Petunia. L'Edunia esprime il DNA di Kac esclusivamente nelle venature rosse del fiore, parte fiore e parte uomo. Esposta per la prima volta dal 17 aprile al 21 giugno 2009 al Weisman Art Museum di Minneapolis, "Natural History of the Enigma" comprende anche una scultura pubblica di grandi dimensioni, una suite di stampe, fotografie e altre opere. 

PAUL VANOUSE,  In The Relative Velocity Inscription Device,  
Come dichiara nel suo sito, Paul Vanouse usa le tecnoscienze come medium artistico e da diversi anni si occupa del DNA e delle sue implicazioni etiche in ambito giudiziario e mediatico.
 Il DNA ci libererà dal concetto di razza? Questa la domanda che si pone quando realizza nel 2002 
In The Relative Velocity Inscription Device,  una installazione interattiva multimediale,  concepita come un’apparecchiatura biomedica illuminata a luce UV, in cui lo spettatore interagisce con il testo Race Crossing di eugenetica - pubblicato nel 1929 in Giamaica da Charles B. Davenport, uno dei più importanti biologi statunitensi del suo tempo,  che si basava sulle dottrine separatiste razziali -   e con una esperimento sul DNA dei componenti della famiglia multirazziale dello stesso artista, proiettato su un display elettronico. 
In questo suoi primo suo lavoro con il DNA, inserisce in un vassoio di circa un metro del gel con i diversi campioni di pelle dei membri della sua famiglia,  vi applicava l’elettroforesi e osserva il movimento delle molecole, riportando il movimento su uno schermo in cui ad ogni campione corrisponde il disegno di un umano in corsa. Il risultato era una gara tra quattro corridori-DNA: https://www.paulvanouse.com/rvid.html
Nell'installazione inserisce nel gel di separazione genetica campioni di DNA estratti dal sangue dei menbri della sua famiglia ( suo padre era giamaicano e sua madre no)  e detti campioni gareggiano letteralmente l'uno contro l'altro, risultando alternativamente vincitori, a seconda della particolare regione del DNA da cui sono stati ottenuti i campioni. 

PAUL VANOUSE, SIC (2007-2009) (Suspect Inversion Center ) 
Con questo progetto Vanouse vuole confutare la certezza del progetto  sul GENOMA UMANO , dimostrando che il DNA, che si considera valido come se fosse un'impronta digitale,  è manipolabile in laboratorio. In realtà l'immagine del DNA può variare a seconda delle centinaia di sonde biologiche ed enzimi diversi utilizzati dai laboratori per frammentare le bande di DNA.
In quest'opera Vanouse  e i suoi collaboratori creano copie master di immagini del DNA di OJ Simpson, protagonista del famoso processo del 1995. Durante lo svolgimento del processo di Simpson,  milioni di spettatori, ascoltatori e lettori di notizie erano stati introdotti al primo dibattito pubblico sulla prova del DNA e sulla sua potenziale fallibilità.La difesa di Simpson riuscì a smontare l'accusa poiché i periti forensi incaricati di effettuare i sopralluoghi e le analisi del DNA non avevano rispettato i protocolli standard internazionali per il confronto dei reperti e per la loro custodia.  Si pensi, in Italia, all'omicidio di Yara Gambirasio e al test del DNA effettuato su 25.700 persone, che portò all'arresto di Massimo Bossetti.
Vanouse e i suoi tecnici effettuano l'esperimento in diretta, sul posto,  in una sorta di vero laboratorio, in cui utilizzano il DNA dell'artista stesso e ne creano una copia invertita:   l'originale e la copia vengono esposti l'uno accanto all'altro, insieme alle "ricette" chimiche complete utilizzate per creare le immagini stesse. Il SIC invita il pubblico a osservare ogni fase del processo di laboratorio e a interagire con gli sperimentatori. 

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