A PROPOSITO DI ACCRESCIMENTO E DI RIPRODUZIONE
Le cellule si riproducono e il processo di riproduzione è chiamato DIVISIONE CELLULARE.
Negli organismi pluricellulari, la divisione cellulare interviene nella riproduzione dell'organismo, ma anche nella crescita o nel rinnovamento dei tessuti.
La riproduzione di un organismo può essere sessuata (unione di due cellule sessuali denominate gameti, che negli animali sono la cellula spermatozoo e la cellula uovo) in cui ciascun gamete porta con sé una copia completa delle proprie informazioni genetiche, ovvero il genoma del suo organismo.
Oppure la riproduzione può essere asessuata, e in questo caso avviene mediante un solo genitore, che genera figli identici a sé stesso, ed è il caso degli organismi procarioti (unicellulari, cellule più piccole che non hanno nucleo, per esempio i batteri).
Le cellule eucariotiche si possono riprodurre in due modi: per mitosi e per meiosi: la mitosi interviene nelle fasi di accrescimento e rigenerazione, la meiosi, invece, è un evento che riguarda invece solo i gameti, cioè le cellule sessuate coinvolte nella riproduzione (ovulo e spermatozoo).
Nella MITOSI un nucleo dà origine a due nuclei figli geneticamente identici tra di loro e al nucleo iniziale. (prima si addensa e di duplica il DNA, poi si formano coppie di cromosomi fratelli che poi si distribuiscono tra le due cellule figlie).
La RIPRODUZIONE SESSUATA
delle cellule eucariotiche richiede sempre due eventi: LA MEIOSI , o meccnismo di formazione dei GAMETI E LA FECONDAZIONE.
La MEIOSI (dal greco meiosis, diminuzione, perchè la cellula si dimezza) dimezza il numero dei cromosomi di ciascun gamete a favorisce la variabilità genetica. La meiosi divide il nucleo e porta alla formazione di quattro nuclei figli con un numero di cromosomi dimezzato rispetto alla cellula originaria. Le quattro cellule figlie non sono geneticamente identiche l'una all'altra perchè i cromosomi che contengono non sono uguali.
Ogni cellula umana è DIPLOIDE perchè contiene 23 coppie di cromosomi omologhi, ovvero 46 cromosomi, ciascuno dei quali quindi è presente in duplice copia. Per esempio, sul cromosoma 1 umano è localizzato il gene D che codifica alcune proteine dei globuli rossi che determinano il gruppo sanguigno.
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Il cariotìpo o cariòtipo consiste nella disposizione ordinata, dal più grande al più piccolo, delle immagini relative alle coppie di cromosomi omologhi presenti in un organismo vivente diploide. |
La meiosi, che produce quattro cellule aploidi diverse tra loro, è divisa in due fasi: MEIOSI 1 e la MEIOSI 2
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Schema del processo di formazione e meiosi dei gameti |
La MEIOSI serve affinchè ciascun gamete, prima della fecondazione, si trovi ad avere una sola serie di cromosomi, ovvero solo 23 cromosomi, con un solo omologo di ciascuna coppia, in modo che la nuova cellula abbia 23 cromosomi da un gamete e 23 cromosomi dall'altro gamete.
I GAMETI sono detti cellule APLOIDI, ovvero hanno solo 23 cromosomi (aploide significa che hanno la metà dei cromosomi).
L'essenza della riproduzione sessuata consiste nell'estrazione casuale del corredo genetico per costruire un gamete aploide.
La FECONDAZIONE comporta la fusione dei due nuclei dei GAMETI aploidi (di due individui diversi) e porta alla formazione di uno ZIGOTE che possiede un numero di cromosomi DOPPIO rispetto ai GAMETI da cui deriva.
Ogni cellula umana possiede 46 cromosomi doppi, e ciascuna delle due cellule figlie riceverà 46 cromosomi singoli, con 23 coppie: 22 coppie omologhe e 1 coppia XY o XX). Per approfondire, si legga
questo pdf realizzato da David Sadava per il testo di Biologia di Zanichelli.
A PROPOSITO DELLA SINDROME DI DOWN
Nella maggior parte dei casi di Sindrome di Down, avviene un fenomeno di non-disgiunzione, cioè durante
la meiosi dei cromosomi della coppia 21 vi è una mancata separazione, da cui l’ovocita (più frequentemente) o lo spermatozoo, sarà portatore di
due cromosomi 21 invece di uno: conseguentemente l’ovocita fecondato, e tutte le cellule che andrà a costituire, conterranno una copia aggiuntiva del cromosoma 21; infatti una copia del cromosoma 21 sarà ereditata da un genitore e due copie dall’altro. Questa è la forma più frequente di sindrome di Down, denominata Trisomia 21. L’errore può avvenire durante lo sviluppo dell’embrione.
IL DNA di LAURIE RAMSELL in un pesce zebrato
Il BOM, Birmingham Open Media, in UK, ha organizzato nel 2017, una mostra con nuove opere 'viventi' di Gina Czarnecki e Laurie Ramsell che rispondevano agli sviluppi di una ricerca genetica che esplorava i confini tra arte e scienza.
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Laurie Ramsell, 'Homdanio Birminghamensis' - bacterial cellulose, fish scales, human hair
Photographs by Louise Byng, John Fallon, Simon Parks |
Nel 2017 l'artista inglese LAURIE RAMSELL (Stourbridge,UK, 1989) ha lavorato insieme con il Dr. Simon Park dell'Università di Surrey e al professor Ferenc Mueller dell'Università di Birmingham ad un progetto che esplorava gli organismi studiati nello sviluppo di nuovi farmaci umani. Il suo lavoro
HOMDANIO B. (2017) dove la B stava per Birminghamensis, era una scultura fatta di cellulosa batterica (una forte sostanza modellabile prodotta dai batteri) e dal DNA dell'artista stesso.
L'opera prendeva la forma visiva di un embrione di
pesce zebrato, conosciuto anche come come
danio rerio, attualmente in fase di studio a causa di una somiglianza presente tra il suo codice genetico e quello umano.
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Pesce zebrato , ovvero Danio Rerio
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Sviluppo del DANIO RERIO Pesce Zebrato, dall'embrione al pesce |
HEIRLOOM (2016-17) è invece un'opera di collaborazione dell'artista, anch'essa britannica,
Gina Czarnecki (Immingham, UK, 1964)
https://vimeo.com/ginaczarnecki con il professor John Hunt dell'Università di Liverpool. Si tratta di un ritratto vivente che utilizza
tessuto umano (pelle) coltivato nella saliva delle figlie dell'artista.
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Gina Czarnecki, Heirloom 2016-17 |
Il tessuto è stato coltivato su lastre di vetro con i volti delle bambine, creando ritratti biologici, immersi in un liquido che li nutre e previene infezioni. Quando le cellule della pelle raggiungono lo spessore di un foglio di carta, vengono tolte dal vetro, conservate e visualizzate come veri e propri ritratti.
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Gina Czarnecki, Heirloom ( Bioreattori), 2016-17 |
LA MACCHINA PER PRODURRE CARNE DEI CRITICAL ART ENSEMBLE
CAE è l'acronimo del collettivo Critical Art Ensemble, un gruppo di artisti-attivisti (specializzati nel web e graphic design, video e fotografia, performance e scrittura di testi) formatosi nel 1987 con l'intenzione di esplorare, con sguardo politicamente critico le pratiche economiche della biotecnologia e realizzando i loro progetti d'arte e scritti teorici. |
CAE, Radiation Burn, 2010 |
FLESH MACHINE (1997)
Nel 1997 i CAE si sono occupati delle implicazioni eugenetiche nel mercato della tecnologia riproduttiva con il progetto FLESH MACHINE. Il loro lavoro consiste principalmente in un processo di svelamento pubblico delle tattiche sottese al sistema capitalista di intervento nella modellazione genetica dei corpi. Nel luglio 1933 il regime nazista aveva promulgato la legge per la sterilizzazione forzata di disabili psichici e fisici:La "Legge sulla prevenzione della nascita di persone affette da malattie ereditarie" del 1933 stabiliva la sterilizzazione forzata per le persone affette da patologie psichiche e fisiche quali schizofrenia, epilessia, cecità, sordità e ritardo mentale, oltre che per gli alcolisti cronici. La legge successiva del 1935 su "La salvaguardia della salute ereditaria del popolo tedesco" autorizzava invece l'aborto nel caso in cui anche uno solo dei genitori fosse affetto da malattie ereditarie. Nonostante le proteste di parte della popolazione e l'opposizione di molti dei parenti, si stima che dal 1933 al 1939 tra le 200mila e le 400mila persone abbiano subito la sterilizzazione forzata. Dal 1939 il programma eugenetico diventa il programma di eutanasia, al quale viene dato il nome convenzionale di "Aktion T4", abbreviazione di "Tiergartenstrasse 4", la strada di Berlino dove, al numero civico 4 era situato l'ufficio centrale che coordinava le azioni di sterminio di tutti i bambini sotto i tre anni affetti da disabilità.
Nel progetto Flesh Machine (1997-98) i partecipanti potevano sottoporsi ai test di screening dei donatori e potevano informarsi, attraverso un CD, sulle novità della tecnologia riproduttiva, e l'intenzione degli artisti era di fare trasparire l'intenzione utopica-eugenetica della progettazione dei corpi umani insita nei programmi di assistenza tecnologica alla riproduzione: controlli sui donatori, scelta dei tratti genetici del nascituro. A coloro che superavano il test di screening dei donatori veniva chiesto di donare il sangue per l'estrazione e la congelazione del DNA, in modo da conoscere le potenzialità genetiche del proprio corpo-merce di potenziale donatore: questa implicazione dello spettatore- partecipante alla performance fa già intuire quale fosse, fin dall'esordio, la strategia operativa artistica del gruppo, che consiste nel coinvolgere operativamente ed emotivamente i partecipanti.
Si consiglia la lettura di questa interessante intervista ai CAE realizzata da Annamaria Monteverdi per Digicult: http://digicult.it/it/hacktivism/critical-art-ensemble/
Inoltre, per chi fosse interessato all'argomento, i CAE pubblicano nel loro sito diversi testi scaricabili e leggibili gratuitamente http://critical-art.net/category/printed-material/
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