Comunicati stampa, manifesti, volantini e fotografie documentano la prima camminata intesa come provocazione contro il sistema dell’arte: si tratta della VISITA DADAISTA del 14 aprile 1921 a SAINT JULIEN LE PAUVRE, un’esplorazione d’avanguardia turistica- percettiva-sonora-tattile-visiva degli spazi urbani di Parigi. Parteciparono alla "visite" Gabrielle Buffet, Luois Aragon, Arp, Abdré Breton, Paul Eluard, Th. Frankel, J. Hussar, Benjamin Péret, Francis Picabia, Georges Ribemont- Dessaignes, Jacques Rigaut, Carla Bodoni, Philippe Soupault, Tristan Tzara.
Il volantino si legge rigirandolo tra le mani, il luogo scelto per l’appuntamento non ha nulla di particolare, i partecipanti leggono testi scelti a caso di un dizionario Larousse e consegnano oggetti inutili ai passanti.
Un luogo nella città, privo di interesse turistico diventa oggetto di un intervento artistico: senza installazione, senza opera, senza tracce, ma solo con una azione che viene concepita e progettata rigorosamente anche nella sua sfida al caso.
Più tardi, nel 1924, un gruppo di surrealisti (Breton, Aragon, Morise e Vitrac ) organizza una Deambulazione-con-conversazione in campagna , sempre in Francia, vicino a Blois, paese scelto a caso sulla mappa, in cui il camminare è una pratica che conduce alle emozioni interiori ed invisibili degli individui che partecipano, al loro inconscio. Lo spazio della deambulazione determina sensazioni ai confini tra vita sveglia e la vita del sogno, il percorso diventa come una forma labirintica di scrittura automatica dello spazio.
Così Breton commenta la camminata:
Nello stesso anno, ovvero nel 1924, il regista francese René Clair realizza il suo primo lungomentraggio, Paris qui dort, Parigi addormentata, in cui un guardiano della Torre Eiffel si sveglia una mattina e scopre la città addormentata.
In realtà uno scienziato ha sperimentato un raggio misterioso che immobilizza le persone, e gli unici a restare indenni sono il guardiano, la figlia dello scienziato e cinque persone che arrivano in aeroplano. Tutti insieme camminano nella città immobile. Il film fu realizzato come intermezzo per lo spettacolo di danza RELÂCHE del dadaista Francis Picabia.
Due frammenti del film:
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