Negli anni Settanta la Pane introduce la ferita nelle azioni e il dolore diventa un "fatto sociale e politico" che si inscrive, agendo una trasformazione, nella" memoria del corpo". Nel suo lavoro, la sofferenza contiene riferimenti religiosi associati all'iconografia cattolica dei martiri. Tutte le ferite sono come le stimmate. Il martirio religioso è una forma di sottomissione volontaria alla violenza nel nome della fede e come prova di fede. L'identità sessuale rappresenta dunque il masochismo della Pane.
Ne scrive Francesca Alfano Miglietti: "Si mostrano i segni del potere sul corpo, come gesto di ribellione.Nelle azioni di Gina Pane, eseguite con calma e compostezza, Il privato diviene pubblico in una dimensione poetica prima che politica. Il suo intento è di RIFORMULARE la comunicazione tra gli esseri viventi, assumendo sul suo stesso corpo i segni dolorosi di un sociale che programma individui indifferenti. La sua, dice la FAM, è una RICERCA ESTREMA del valore di scambio: per prima cosa il simbolico come ATTO DI SCAMBIO, oggi, che, come dice Baudrillard, il valore dello scambio è sostituito dall’ordine contabile del valore, il denaro, la merce."
Escalade- Escalade non Anesthésiée, 1971
Appartiene a un gruppo di “ lavori, dice lei, basati sul pericolo, sui limiti. Le foto, montate su pannelli di legno, mostrano sequenze di azioni, così come la Pane realizza spesso trittici, con testi scritti a mano, con una predilezione per una forma di scrittura medievale, simbolica, sacrale.
“Après fixation "de l'objet échelle" sur un pan de mur de l'atelier, déchaussée mains nues, j'ai escaladé de haut en large toutes a surface. Escalade. Assaut d'une position aux moyen d'échelle. Stratégie qui consiste a gravir les échelons'. L'escalade en Victimes-Artistes. Les artistes aussi grimpent. Douleur. Douleur phisique à un point ou plusieurs points du corps. Douleur interne profonde - souffrance. Douleur morale. Le contraire d'une escalade anesthésiée".
Ha usato il suo sangue e le sue ferite come un testo. Nel suo manifesto artistico del 1974, Lettera a uno straniero, scriveva : "If I open my body so that you might see my blood, it is because I love you."
Ha usato il suo sangue e le sue ferite come un testo. Nel suo manifesto artistico del 1974, Lettera a uno straniero, scriveva : "If I open my body so that you might see my blood, it is because I love you."
Le Lait Chaud. Parigi, 1972
Azione Sentimentale, Galleria Diagramma a Milano, 1973
Lo spazio è composto da tre stanze.
1. Sul pavimento della prima stanza c'è un quadrato di velluto nero con una rosa di raso bianca applicata al centro, mentre sulle pareti ci sono tre fotografie con rose in un vaso d'argento. "Dedicato a una donna da una donna" recita la didascalia di Pane.
2. Nella stanza successiva viene proiettata su un muro una diapositiva che mostra un ritratto dell'artista dalla vita in giù, vestita con pantaloni bianchi, con in mano un mazzo di rose rosse.
3. Nella terza sala si svolge una performance: alcuni cerchi sono disegnati con il gesso bianco sul pavimento e al loro interno c’è scritta la parola "donna" scritta in italiano. L’artista, vestita di bianco, si esibisce davanti a un pubblico di sole donne sedute in cerchi, mentre lei è distesa sul pavimento con un mazzo di rose rosse, che alternativamente allontana e avvicina al suo petto.
Si tratta di una serie di pose accuratamente messe in scena e ripetute, che si concludono con lei seduta raggomitolata come un embrione, che abbraccia il bouquet. Nella fase successiva, Pane si ferisce l'avambraccio con otto spine di rosa e si taglia il palmo con una lama di rasoio. La mano sanguinante protesa simboleggia l'amore che passa di mano in mano. L'artista quindi offre questo suo sangue alla comunità di donne presenti. Significativamente, la Pane si circondò di donne e usò la rosa per dire "Ti amo". Si udivano due voci femminili: una donna italiana e una francese che leggevano lettere indirizzate l'una all'altra; un dialogo epistolare d'amore, con un racconto sulla morte della madre di una delle donne, il cui amante le aveva inviato un mazzo di rose come consolazione. Quindi, Pane ripeteva tutti i gesti e i movimenti iniziali con un bouquet di rose bianche. La performance si chiudeva con la voce di Frank Sinatra che cantava "Strangers in the Night" nella stanza adiacente
Le azioni di Pane tendevano a combinare più media: diapositive, testi letti ad alta voce, musica, riprese video del pubblico. Contemporaneamente, ogni azione è stata documentata su film e fotografie; La stessa artista progettava attentamente la documentazione come una vera regista, facendo disegni, in modo che la fotografa con cui lavorava sapesse esattamente quando accendere la fotocamera; sebbene i tagli, le ferite e il dolore apparissero solo in punti specifici delle performance, era su di essi che la documentazione fotografica si focalizzava, era centrata, perché il linguaggio di Pane era basato proprio sulla ferita e sul dolore, non sul corpo, che raramente esponeva.
Sulla base della documentazione fotografica e del filmato, Pane e la sua compagna Anne Marchand hanno creato rappresentazioni artistiche che lei denominava "evidences ". Di solito erano composizioni geometriche di fotografie che mostravano i momenti chiave delle azioni: il corpo in pose religiose, il sangue, le ferite, l'automutilazione dell'artista. Le "evidendes " di AzioneSentimentale sono particolarmente belle. Il rituale dell'artista posa, il candore dei suoi vestiti, i bouquet, i tagli, le spine che forano il braccio, il tutto nei toni del bianco e del rosso.
Le composizioni fotografiche - prove artistiche delle esibizioni di Gina Pane, duplicano il suo corpo come autoritratti inscritti con sottili tracce biografiche. Le prove di AzioneSentimentale la mostrano in diversi fotogrammi, ogni volta ridotti a frammenti. Non vediamo mai la figura intera, solo parti del corpo e vestiti incorniciati. L'artista si rannicchia, la sua faccia è invisibile. Il volto scompare da molte delle fotografie che sono progettate per mostrare la frammentazione, per individuare la ferita o il gesto.
Si tratta di una serie di pose accuratamente messe in scena e ripetute, che si concludono con lei seduta raggomitolata come un embrione, che abbraccia il bouquet. Nella fase successiva, Pane si ferisce l'avambraccio con otto spine di rosa e si taglia il palmo con una lama di rasoio. La mano sanguinante protesa simboleggia l'amore che passa di mano in mano. L'artista quindi offre questo suo sangue alla comunità di donne presenti. Significativamente, la Pane si circondò di donne e usò la rosa per dire "Ti amo". Si udivano due voci femminili: una donna italiana e una francese che leggevano lettere indirizzate l'una all'altra; un dialogo epistolare d'amore, con un racconto sulla morte della madre di una delle donne, il cui amante le aveva inviato un mazzo di rose come consolazione. Quindi, Pane ripeteva tutti i gesti e i movimenti iniziali con un bouquet di rose bianche. La performance si chiudeva con la voce di Frank Sinatra che cantava "Strangers in the Night" nella stanza adiacente
Sulla base della documentazione fotografica e del filmato, Pane e la sua compagna Anne Marchand hanno creato rappresentazioni artistiche che lei denominava "evidences ". Di solito erano composizioni geometriche di fotografie che mostravano i momenti chiave delle azioni: il corpo in pose religiose, il sangue, le ferite, l'automutilazione dell'artista. Le "evidendes " di AzioneSentimentale sono particolarmente belle. Il rituale dell'artista posa, il candore dei suoi vestiti, i bouquet, i tagli, le spine che forano il braccio, il tutto nei toni del bianco e del rosso.
Le composizioni fotografiche - prove artistiche delle esibizioni di Gina Pane, duplicano il suo corpo come autoritratti inscritti con sottili tracce biografiche. Le prove di AzioneSentimentale la mostrano in diversi fotogrammi, ogni volta ridotti a frammenti. Non vediamo mai la figura intera, solo parti del corpo e vestiti incorniciati. L'artista si rannicchia, la sua faccia è invisibile. Il volto scompare da molte delle fotografie che sono progettate per mostrare la frammentazione, per individuare la ferita o il gesto.
Action Mélancolique, 1974
Inizialmente tre coppie sedevano sul palco: due donne, due uomini e una donna con un uomo, e ogni coppia reggeva un mazzo di fiori. Commentando questa performance, Pane ha scritto che mettendo le coppie omosessuali accanto a quella eterosessuale aveva allontanato le associazioni patologiche e creato uno spazio emotivo condiviso. Alla domanda sul ruolo centrale della ferita nelle sue opere, ha risposto che la ferita rappresenta uno stato di estrema sensibilità del corpo; è un segno di sofferenza, un segno di aggressione esterna. La ferita ricorda la situazione di essere oggetto di aggressione, di essere sempre esposti alla violenza. Le sue azioni, che la lasciavano in uno stato di estremo esaurimento psicologico e fisico, avevano lo scopo di infrangere l'indifferenza o l'ostilità degli spettatori, di esporre la loro paura e il loro disgusto, per condurli ad entrare in empatia con il suo dolore. Mostravano quanto l'individuo sia rinchiuso in una struttura ostile, imprigionato nel corpo come in una trappola e sottoposto a tortura. Questo spiega la presenza del terribile sostegno - le sbarre - in molte delle sue opere. Quando "si arrampicava senza anestesia", l'elica era una scala metallica affilata. Pane arrivò a credere nell'arte come una forza politica che potesse fungere da catalizzatore del cambiamento. Potrebbe anche aver trattato lo spettacolo della sofferenza come mezzo per trasformare la coscienza attraverso la sensibilizzazione al dolore degli altri.
Action Psyché, 1974
Quattro linee partono dal centro del corpo: dall'ombelico si dirigono verso i lati del tronco per realizzare la proiezione che unisce due a due i punti diametralmente opposti, in una sintesi di amore dove il tempo e lo spazio del cordone ombelicale e il cosmo sono collegati al centro. La croce è una figura totalizzante dall'alto verso il basso / dal basso verso l'alto . Nei suoi lavori ci sono numerosi riferimenti al corpo materno nel contesto dell'amore tra donne, sia diretto, come in Azione Sentimentale, sia mediato, fatto per mezzo di allusioni erotiche. Nel corso dell'azione intitolata Psyché (1974), Pane si sbottonò la camicia per leccare e succhiare il proprio seno, e poi fece incisioni attorno al proprio ombelico.
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