mercoledì 28 febbraio 2024

SIGNOR DARWIN, MA COSA E' L'ESTINZIONE ? RISPONDE BRANDON BALLENGEE

Adattamento oppure evoluzione?
Il primo scienziato che formulò una teoria dell’evoluzione fu lo scienziato francese Lamarck (1744-1982). La  sua teoria poneva l’accento sull’importanza dell’adattamento che riguardava non una specie, ma il singolo individuo. L'adattamento era il risultato dell’uso e disuso di uno stesso organo da parte dell'essere vivente, in cui la funzione crea e adatta gli organi in un determinato ambiente. 


Brandon Ballengee, Collaps, 2010-12
Dopo di lui, il viaggio compiuto da Darwin (1809-1882) intorno al mondo con il brigantino Beagle,  con la missione di raccogliere informazioni cartografiche da tutto il mondo, portò lo stesso Darwin a formulare un serie di riflessioni che lomportarono alla sua teoria dell’evoluzione: considerò infatti la distribuzione geografica delle specie, in particolare i fringuelli delle Galapagos che differivano per la forma del becco solo a seconda dell'isola in cui vivevano. Scoperse pertanto le  analogie tra specie diverse legate alla funzione di determinate strutture anatomiche e somiglianze tra strutture omologhe di specie diverse che non erano legate all’adattamento di un singolo individuo, ma a quello di intere popolazioni,  e che tali adattamenti , di generazione in generazione portano all'evoluzione della specie. Il tema fondamentale considerato da Darwin è stato non tanto quello delle somiglianze, ma piuttosto quello delle variabili, osservate da lui nel procedimento di selezione naturale di una stessa specie (stessa differenza che lo scienziato osservò nei muscoli umani, simili ma sempre diversi per ogni umano che si consideri), ipotizzò che la probabilità degli individui di sopravvivere e riprodursi dipendesse proprio da quelle leggere differenze. Studiò pertanto la selezione artificiale compiuta dagli allevatori di piccioni, scoprendo le differenze adattative tra diversi esemplari, compiendo un viaggio a ritroso nell'opera di selezione.  

BRANDON BALLENGEE 
è un artista Brandon Ballengée è un artista, biologo e attivista ambientale americano, che crea opere d'arte ispirate alla sua ricerca ecologica sul campo e in laboratorio, occupandosi del declino delle specie a livello globale. 
Attraverso la sua ricerca, si concentra sull'impatto dell'Antropocene sulle comunità umane e non umane, e la sua pratica artistica si incentra sull'estinzione di alcune specie animali ad opera dei comportamenti umani.   
Come lui stesso afferma, " Ho partecipato e promosso numerose ricerche in tutte le Americhe. I dati ricavati da questo genere di lavoro sul campo sono stati trasformati in un dialogo visuale che diviene una forma concettuale di analisi ambientale".
In Collaps, 2010-12, Ballengee costruisce una piramide con 26.162 esemplari conservati, che riuniscono le 370 specie di pesci e altri organismi acquatici raccolti nella Costa del Golfo: dalle forme di vita più piccole fino ad arrivare ai grandi predatori, in pericolo di estinzione per via della fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico nel 2010. Il 20 aprile 2010, nel corso di una campagna di perforazione al prospetto Macondo, un'esplosione sulla piattaforma provocò un'enorme palla di fuoco visibile da 40 miglia (64 km) di distanza, causando la morte di undici membri dell'equipaggio. L'incendio fu inestinguibile e, dopo due giorni, il 22 aprile, la Horizon affondò, lasciando il pozzo senza alcuna contropressione sul fondale marino e provocando la più grande fuoriuscita di petrolio in mare della storia. Si veda qui una immagine della catastrofe del Golfo: 

Species Reclamation Via a Non-linear Genetic Timeline: An Attempted Hymenochirus Curtipes Model Induced By Controlled Breeding si occupa della selezione della famiglia delle rane tropicali  detta Hymenochirus, originaria del Congo, specie un tempo  molto comune come animali domestici e da laboratorio e ora decimata per via della deforestazione ad opera di mercati statunitensi ed europei.  L'artista ha allevato selettivamente "all'indietro", cercando di giungere, mediante regressione darwiniana,  alla rana selvatica che aveva arti più corti e le ha esposte, vive, accanto a materiale documentativo multimediale.  Ogni generazione allevata dall'artista era scolpita attraverso l'allevamento selettivo e stilisticamente diversa.  Ogni singolo animale era un'opera d'arte vivente.


Riassumiamo qui i punti fondamentali della teoria di Darwin: la teoria dell’evoluzione non si può riferire ad un unico individuo, ma riguarda un’intera popolazione: una specie, generazione dopo generazione, cambia, ovvero si evolve perché gli individui più adatti si riproducono meglio degli altri: poiché in natura gli individui sono tutti diversi e unici, come i fratelli di stessi genitori lo sono, alcuni hanno caratteristiche che consentono loro di sopravvivere meglio di altri, ovvero sono più adatti. 
I più adatti a riprodursi sopravvivono più a lungo, trasmettendo alla propria progenie le proprie caratteristiche. 
Lo studioso Ernst Mayr, biologo evoluzionista tedesco (1904-2005) che ha studiato a lungo la teoria darwiniana, ha riassunto in 5 teorie il paradigma darwiniano: 
• L'evoluzione è un dato di fatto accertato, un fatto scientifico. 
• La discendenza comune: si ipotizza che le forme di vita attualmente presenti possano derivare da un unico antenato comune, definito oggi con sigla LUCA (Last Universal Common Ancestor) come una forma di vita unicellulare procariotica (ovvero senza nucleo) dotata di tutte le caratteristiche riscontrabili in ogni forma vivente: meccanismi di duplicazione del DNA, sintesi proteica (costruzione di proteine) e glicolisi (respirazione cellulare).
• La proliferazione della specie non lineare, ma ha forma di un albero, in cui ogni ramificazione corrisponde a un evento di speciazione, formazione cioè di una nuova specie 
• L'evoluzione è molto lenta, infatti è stata appresa dagli scienziati mediante lo studio dei fossili 
• La selezione naturale, riferita non alla forza o alla capacità di sopraffazione sugli altri, ma alla maggior probabilità di riprodursi di una forma vivente. 
I biologi evoluzionisti considerano le specie come i rami di un albero della vita: ogni specie ha una sua storia che inizia con un evento di speciazione (una specie dà origine a due specie cosiddette figlie) e termina con l’estinzione oppure con un secondo episodio di speciazione).
Dal 2001 è in corso il progetto Love Motel for Insects, che consiste in una serie di installazioni d'arte pubblica che mira a creare situazioni tra esseri umani e artropodi. L'artista utilizza luci ultraviolette su enormi tele scolpite  che costuiscono sculture che attirano gli insetti per  creare un'opportunità di interazione pubblica tra gli esseri umani e gli artropodi notturni, che non si vedono spesso e che sono attratti dalle lampade viola. In ogni luogo, i Love Motels diventano lo sfondo di eventi comunitari come picnic, festival della biodiversità, jam di graffiti, raduni politici.   
 The Tree of Life, film del 2011 diretto da Terrence Malick
Adottiamo qui il concetto di specie derivante dalle ricerche di Darwin, ma più adottato oggi, proposto da Ernst Mayr nel 1940: “ le specie sono gruppi di popolazione naturali realmente e potenzialmente interfecondi e riproduttivamente isolati da altri gruppi analoghi. ". 
Si tratta di un concetto diverso da quello definito da Carl Linneus ancora oggi in uso, ovvero quello di specie morfologica, secondo cui appartengono a una stessa specie tutti gli organismi di aspetto uguale tra loro e diverso da tutte le altre specie. Le specie sono classificate e raggruppate in categorie superiori in base alle somiglianze e alla storia evolutiva: 
specie: esempio Caballus 
genere: (le specie con un antenato comune formano un genere, come un cognome)Equus 
famiglia: es equidi ordine: es ungulati classe: mammiferi philum regno: animale , animali ( vertebrati e invertebrati) 
dominio: (eubatteri, archeobatteri, eucarioti che comprende quattro regni: piante, animali, funghi e protisti o organismi unicellulari). 

La serie Stagione d'inferno, (2001-oggi) ritrae uccelli utilizzati in esperimenti di laboratorio che sono stati modificati meccanicamente in utero per impedire lo sviluppo delle ali ("arti") attraverso esperimenti di laboratorio. Inoltre, la serie ritrae giovani uccelli che sono stati trovati morti nei loro nidi selvatici per ragioni sconosciute. Con la collaborazione di Kuy Delair, poetessa francese, i titoli delle opere formano una sua unica poesia intitolat "Deadly Born Cry".

Darwin  definì il Ginko Biloba un fossile vivente. Questa pianta,  all'esplosione atomica di Hiroshima nel 1945 è stata uno degli unici esseri viventi rimasti in città dopo l'esplosione.
Il Ginkgo è l'unico rappresentante della divisione Gingkophyta in tutto il pianeta. Esaminando ulteriormente la scienza alla base del Ginkgo biloba, uno studio condotto dall'Istituto Nazionale di Geologia e Paleontologia della Cina mostra che i geni del ginkgo non sono cambiati negli ultimi 51 milioni di anni e conservano ancora lo stesso DNA dei fossili studiati: ne esiste una sola specie, sebbene la sua linea evolutia esista da circa 300 milioni di anni. 

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