giovedì 3 aprile 2025

IL SORRISO EBETE DEL PUPAZZO DI NEVE CHE NON PUO' MORIRE

 Snowman è una scultura Alta 1,80 m., realizzata dagli artisti svizzeri Peter Fischli e David Weiss (Weiss è morto di cancro nel 2012) e dalla Fondazione Beyeler di Basilea,nel Novembre del 2020. 

Un primo modello di quest’opera era stato creato nel 1990 per essere esposto di fronte a una centrale termoelettrica a Saarbrücken, in Germania, nel 1990. Gli artisti, con la loro tipica ironia,  avevano deciso di realizzare un’opera alimentata da energia proveniente dalla centrale, convertendo però il calore energetico in freddo, come sempre rafforzando il paradosso linguistico del loro lavoro.  “They were looking for a piece for in front of a power plant. We decided it had to be something that was dependent on the power of the power plant,” Fischli in una intervista al New Yorker. 

Successivamente, nel 2016 sono stati realizzati quattro nuovi esemplari di Snowman che hanno viaggiato fino allo Sculpture Garden del Museum Modern Art di New York, poi alla terrazza dell'Art Institute di Chicago etc. 

Quello alla Fondazione Beyeler di Basilea, è l'unico in Europa e in Svizzera ed è anche il primo a funzionare a energia solare. Il pupazzo è protetto da una teca di vetro alta due metri e mezzo, e non è in realtà fatto di neve, ma è una struttura di rame ricoperta di brina e riempita d'acqua che si condensa, si raccoglie sulla superficie della statua e si congela. Ogni mattina, la teca riceve una nuova partita di acqua distillata. Il vetro smerigliato è ottenuto mediante una sottile nebbia d'acqua spruzzata all'interno.

 Daniela Zangrando,  direttrice del Museo d'Arte Contemporanea Burel di Belluno scrive in un suo interessante racconto di cui forniamo il link : “Sembra quasi che questo personaggio sia tenuto in vita a forza. Non può sciogliersi. Non gli è data la possibilità di seguire il corso delle stagioni, la variazione della temperatura esterna. Non può morire.

E lo stesso destino è previsto per Michey17, il protagonista dell'omonimo film del regista e coproduttore  sud coreano Bon Joon-ho (l'autore di Parasite con cui ha vito la Palma d'Oro a Cannes nel 2020),  che è costretto a rivivere continuamente perchè ogni volta che muore,  il suo corpo - utilizzato per pericolosi esperimenti - viene riprodotto mediante una speciale stampante 3D. Si può leggere qui qualche info di Wikipedia sul film. 

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