L'Apoxiomenos, copia romana di Età Claudia in marmo di un bronzo eseguito da Lisippo 320 a.C., Musei Vaticani |
Staphylococcus epidermidis |
Corynebacterium xerosis |
Propionibacterium avidum |
Il sudore è un liquido contenente sali minerali, secreto ed eliminato dalle ghiandole sudoripare al fine di mantenere costante la temperatura del corpo. Le ghiandole sudoripare sono esocrine come quelle lacrimali, in quanto sversano la sostanza secreta all’esterno attraverso un canale, il dotto, e come anche quelle salivari che lo riversano in una cavità in comunicazione con l’esterno.
Ciascuna ghiandola sudoripara affonda fino all'ipoderma e comprende una parte convoluta, che rappresenta l'unità secernente, ed una porzione che si apre sulla pelle mediante un solo poro. Nella parte convoluta della ghiandola sudoripara, molto vascolarizzata, si ha una secrezione primaria di sudore che assume una composizione molto simile a quella del plasma, senza la frazione proteica: quando la secrezione percorre il dotto escretore, la ghiandola assorbe dai capillari buona parte degli elettroliti (minerali come sodio e cloro, dotati di una carica elettrica quando sono disciolti in un liquido, ad esempio il sangue) ed una certa quantità di acqua. Tra le componenti organiche trasportate dal sudore ci sono vari composti azotati: urea, creatinina, acido urico e ammoniaca. In particolare, quest'ultima viene anche prodotta dai batteri che popolano la superficie cutanea, e l’abbondanza di questa sostanza contribuisce a conferire un odore sgradevole al prodotto delle ghiandole sudoripare. Il sudore di per sé non puzza: a provocare il cattivo odore sono i batteri presenti sulla pelle, che proliferano grazie all'umidità. I reni aiutano a mantenere un equilibrio tra assunzione ed escrezione giornaliera di elettroliti e acqua, filtrando gli elettroliti e l’acqua contenuti nel sangue, restituendone parte al sangue ed eliminando la quantità in eccesso nelle urine.
Ciascun essere umano possiede circa 3 milioni di ghiandole sudoripare e, a differenza di molti altri animali, tali ghiandole sono distribuite su tutta la superficie del corpo, anche se con densità diversa, cosa che permise ai nostri progenitori cacciatori di percorrere lunghi tratti di corsa sotto il sole.
Si distinguono tre tipi di sudorazione:
1. sudorazione termica, accompagnata da vasodilatazione, come contributo alla termoregolazione: La sudorazione termica è un meccanismo con cui il corpo si raffredda per mantenere la temperatura interna a 37 gradi. Quando siamo accaldati ed espelliamo acqua in un ambiente secco e ventilato, L'umidità ambientale ostacola l'evaporazione del sudore e ciò spiega lo stato di disagio percepito quando ci si trova in ambienti caldo umidi. Una sudorazione troppo abbondante in tempi brevi comporta rischio didisidratazione e di eccessiva perdita di Sali. La sudorazione termica in genere non coinvolge mani e piedi (a meno che non si soffra di iperidrosi) che sono sede abituale di sudorazione emotiva. La sudorazione termica è controllata dal sistema nervoso vegetativo ed è mediata dall’acetilcolina.
2. Sudorazione psichica indotta da ansia e stress (si pensi al sudore freddo), con vasocostrizione.
3. Sudorazione farmacologica, indotta da antipiretici, antidepressivi da febbre.
Immigrant Caucus, 2017, Photo: David Heald © Solomon R. Guggenheim Foundation. |
“Metaspore", all'Hangar Bicocca di Milano è stata la prima mostra (da febbraio ad agosto del 2022) realizzata in un’istituzione italiana di Anicka Yi, artista americana di origine coreana (Seul, 1971; vive e lavora a New York). Come spiega l’artista stessa in un’intervista introduttiva alla mostra, l’arte produce spore si diffondono nello spazio, nell’ambiente, andando a formare una rete. Con il suo lavoro osserva il mondo microbico, completamente riconfigurato, e lavora con elementi biologici, come alghe e semi, accogliendo scale temporali diverse, alla ricerca di una relazione tra diversi viventi. Anicka Yi integra nel suo lavoro biologia, politica e fantascienza, collaborando con professionisti provenienti da numerosi campi del sapere in un dialogo che coinvolge anche diverse figure professionali del suo studio, stimolando gli organi sensoriali e le facoltà percettive degli visitatori, con particolare attenzione ai fluidi e all’olfatto. QUI si può scaricare qui il catalogo.della mostra all'Hangar Bicocca,
Immigrant Caucus, 2017.
Si tratta di una installazione composta da profumo, una rete divisoria in acciaio verniciato a polvere e alluminio verniciato a polvere, spruzzatori insetticida in acciaio inox con raccordi in ottone, diffusori a ultrasuoni. I contenitori a pressione emanano un profumo concepito dall’artista ibridando le componenti chimiche del sudore di donne asiatico-americane con le emissioni delle formiche carpentiere, che scavano nei tronchi d’albero per nidificare. L'artista accosta le due componenti olfattive offrendo una riflessione politica sulle minoranze asiatico-americane e sull’invisibilità del loro lavoro, nascoste come sono nelle cavità urbane.
Immigrant Caucus (2017), secondo lo statement dell'artista pubblicato nel catalogo, è pensata come un griglia da attraversare, e questa opera "stimola una riflessione sulle condizioni, spesso discriminate, di un’etnia. (...) Forse l’aroma trans-specie può permetterci di travalicare la semplice apparenza della realtà, la sua modalità relativa, e aiutarci invece ad accedere a qualcosa di più universale”, spiega l’artista. Si legge nel catalogo della mostra : Questo abbinamento mette lo spettatore di fronte a idee stereotipate sugli immigrati asiatici come lavoratori ma privi di individualità. Inoltre, avvicinandosi all'opera, è facile essere sopraffatti dal timore istintivo di esporsi a qualcosa di tossico - quei bidoni da disinfestazione - pur sapendo benissimo che si tratta di un'opera d'arte e che probabilmente non è lì per avvelenarci. L'odore - o l'aria - di muffa, difficile da toccare con il dito, che permea la vostra testa rimane vago, e questo stato di non conoscenza è snervante.
SALIVA
Artista Vito Acconci Waterways: 4 Saliva Studies (Vie d’acqua: quattro studi con la saliva), 1971 video, bianco e nero, sonoro, 22’25” |
La saliva è un liquido secreto dalle ghiandole salivari situate nella cavità orale. E’ costituita prevalentemente da acqua (99%), mentre soltanto l'1% è rappresentato da sostanze inorganiche ed organiche.(Sali minerali ed enzimi e immunoglobine).
Funzioni della saliva:
DIGESTIVA: nella bocca inizia infatti la digestione, grazie ad un sistema meccanico (masticazione) coadiuvato da reazioni chimiche, rese possibili dalla presenza della saliva, liquido che trasforma gli alimenti in bolo (impasto pressoché uniforme di cibo sminuzzato ed insalivato), proteggendo faringe ed esofago da eventuali residui alimentari. Oltre che per mezzi meccanici, la saliva esercita le sue proprietà digestive attraverso enzimi, come la ptialina, o amilasi. Quest'ultima inizia a digerire l'amido cotto (presente in pane, pasta, patate).
IGIENICA: La saliva ha inoltre funzione igienica per la cavità orale, soprattutto per la presenza di acqua e sali minerali, che passano tra i denti asportando eventuali residui di cibo. Protegge l'organismo dai microrganismi introdotti con il cibo, grazie ad un agente antibatterico chiamato lisozima, la cui azione protettiva è potenziata dalla contemporanea presenza di immunoglobuline (anticorpi).
LUBRIFICANTE: La saliva lubrifica infine la cavità orale, facilitando l’attività digestiva e l’atto di parlare.
LE LACRIME
Roy Lichtenstein, CRYING GIRL, 1963. L’artista riprende e apporta modifiche al fumetto originale di Tony Abruzzo, “Run For Love!” - Secret Hearts, n° 83 di Novembre 1962 edito da DC Comics, utilizzando i colori piatti e rendendo più ondulate le linee tipiche di contorno delle immagini, trasformando il racconto per immagini in un quadro potentemente emotivo. La ragazza che piange è una immagine stereotipata, una bionda fanciulla sul cui vuoto esistenziale l'artista si sofferma, rendendolo universale, drammatico, tragico nel suo essere immagine popRogier van der Weyden, Deposizione, 1435-45, Museo del Prado, Madrid, olio su tavola |
Rogier van der Weyden, Deposizione (dettagli lacrime) |
Man Ray, Larmes, 1932 |
Le ghiandole lacrimali esocrine secernono e versano le lacrime - liquido contenente una piccola percentuale di cloruro di sodio - che hanno la funzione di mantenere pulite e umide la cornea e congiuntiva dell’occhio. Tale secrezione, normalmente scarsa, aumenta in condizioni emotive quali il pianto o il riso, o come fenomeno collatarale dello sbadiglio o del vomito, oppure in presenza di stimoli meccanici o luminosi.
Le ghiandole lacrimali sono piccole ghiandole a forma di mandorla situate nell'angolo superiore ed esterno di ciascuna orbita e i cui dotti escretori si aprono nella congiuntiva che tappezza la superficie interna delle palpebre.
Ciascuna ghiandola produce circa 1 ml di lacrime al giorno e ogni volta che le palpebre si chiudono passando sopra la superficie dell'occhio, le ghiandole forniscono una nuova quantità di lacrime, mentre durante il sonno esse sono in condizione di riposo. L'attività delle ghiandole è regolata dal sistema nervoso e può venire stimolata anche da fattori emotivi. Nell’uomo, come negli altri vertebrati, è presente anche un condotto tramite il quale l'eccesso dei liquidi viene trasportato alla cavità nasale, pertanto il liquido lacrimale inumidisce anche la mucosa nasale.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.